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PROGETTI EDITORIALI
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LE NOSTRE VITTORIE
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Ad oltre un anno dall’avvio del progetto nazionale di Scomodo un nuovo assetto editoriale ha avuto il tempo di definirsi e di trovare la propria dimensione. La nascita delle nuove redazioni locali ha permesso l’arricchimento della produzione dei contenuti, permettendoci di studiare le peculiarità, le esigenze e le fragilità di ecosistemi urbani estremamente complessi, il cui futuro incerto determinerà le condizioni di vita di intere comunità.
Lo spazio per lo sviluppo delle riflessioni concepite dalle redattrici e i redattori delle città in cui Scomodo è presente è fino a questo momento stato prevalentemente il web ma dal principio è stata forte l’esigenza di avere a disposizione un supporto differente che rendesse giustizia alla complessità dei lavori locali.
Negli ultimi mesi Roma ha vissuto una prima fase di riapertura, ritornando a vivere scorci di quotidianità e socialità. Periodo che ha portato con sè, tra i numerosi dibattiti, non pochi conflitti e fratture in particolar modo all’interno di alcuni settori profondamente danneggiati da precarietà e incertezza come quello culturale, su cui oltre alle condizioni contingenti pesano anni di politiche di mancata programmazione e invisibilità.
«Milano città frenetica», forse uno dei più diffusi luoghi comuni sulla metropoli lombarda, frutto di suggestioni e percezioni di chi l’ha vissuta per un breve tempo e di chi la abita nel suo quotidiano. Come ogni cliché, si tratta di una definizione parziale che non rende giustizia alla complessità che Milano racchiude in sé e che tuttavia al tempo stesso ne porta alla luce una particolare attitudine.
La redazione torinese di Scomodo cerca da tempo di mettere in risalto realtà locali a volte lontane dagli occhi, rispedite al margine della città, come la casa circondariale Lorusso Cutugno delle Vallette, o luoghi in stato di abbandono, come il “mostro” a pochi passi dalla Gran Madre, l’ex- Caserma La Marmora (già Caserma Dogali), snodo cruciale della storia della resistenza torinese.