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Abbonati AccediDalla notizia del ritiro americano delle truppe e, conseguentemente, dall'inizio dell'operazione militare turca nel nord-est della Siria, i messaggi, i comunicati e le dichiarazioni passate per i media di tutto il mondo sono stati il punto focale della guerra. Molto più dell'effettivo andamento della guerra stessa: i media mondiali hanno tentato di decifrare le intenzioni americane, europee, siriane, russe, turche e curde più di ogni altra cosa. Data anche la scarsità delle fonti attendibili (dal dibattito sulle armi chimiche in giù), per intuire l'andamento della guerra e il peso delle forze in campo si è creata un'attesa ansiosa dell'ultima dichiarazione di questo o quel leader. Con un apparato mediatico così assetato di comunicati e così poco curioso della guerra, quale terreno più fertile per i vari leader per far passare in prima pagina la propria propaganda?
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