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Abbonati AccediIl 14 settembre il portavoce del gruppo di ribelli yemeniti Huthi ha rivendicato l’attacco da parte di 11 missili e 20 droni armati che si è abbattuto su due giacimenti petroliferi della Saudi Aramco, ad Abqaiq e Khurais, due degli impianti più grandi del mondo dove viene gestita la maggior parte del greggio esportato. Gli attacchi hanno reso ancora più incerta la già delicatissima situazione in Medio Oriente che si regge su equilibri interni molto fragili, ai quali fanno da sfondo la guerra yemenita e le implicazioni di carattere economico per quanto riguarda l’approvvigionamento del petrolio da parte del mondo. In questa prospettiva, la guerra yemenita sembra il luogo in Medio Oriente in cui i rapporti di forza tra due grandi fazioni si formano e modificano continuamente attraverso uno scontro (quasi) diretto.
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