Il metronomo dei  processi

Come la riforma della prescrizione nasconde la crisi del sistema processuale italiano

Nel dicembre del 2018 il primo governo Conte ha approvato un emendamento alla legge “spazzacorrotti”, che prevedeva l'interruzione della prescrizione dopo il primo grado di giudizio. A un anno di distanza la questione è tornata al centro del dibattito pubblico in seguito al tentativo fallito da parte del centrodestra di bloccarne gli effetti, previsti a partire dal 1 gennaio 2020. Il fatto però che la riforma della prescrizione sia stata inserita all’interno di un provvedimento che dovrebbe limitare la corruzione denota un errore metodologico e di interpretazione di tale istituto giudiziario. E finisce per non affrontare  una reale necessità dell’Italia: una riforma strutturale dell’intero apparato della giustizia.

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